Un nuovo alimento spunta all'orizzonte del cibo per umani. Si tratta della lenticchia d'acqua (nome scientifico Lemna minor) già utilizzata nelle zone dell'est del mondo (Tailandia, Indonesia, etc. dove viene anche identificata come "alga") ma presente anche in Italia (Puglia, Toscana, etc.). Si tratta di una pianta ad alto contenuto proteico che può trovare spazio nell'alimentazione umana come superfood.
Infatti, l'Efsa ha autorizzato la produzione e la commercializzazione come prodotto da destinare all'uomo proprio in ragione del suo elevato potere nutrizionale. Fra l'altro la pianta in questione può essere coltivato in "ammollo" ossia senza l'uso di terra, semplicemente in invasi pieni d'acqua e ciò ne fa una coltura ad alto valore "ecologico". Un'altra caratteristica è quella della facile riproduzione e crescita per cui potrebbe a ben titolo entrare nel panorama degli ortaggi destinati al consumo umano.
Ad oggi in Italia è utilizzata prevalentemente dagli acquariofili che, pur considerandola una specie infestante, ne apprezzano le enormi capacità depurative dell'acqua.
Le modalità di commercializzazione, attualmente in fase di studio, sono molteplici: si pensa a cubetti surgelati come gli spinaci, reti di confezionamento come qualsiasi altro ortaggio fresco, etc.
Dal punto di vista nutrizionale contiene molte fibre, vitamine ed una buona quantità di proteine.
Uno studio scientifico ha scoperto che:
- è ricca di polifenoli;
- contiene una quantità rilevante di aminoacidi, vitamine, minerali e fibre;
- aiuta con il controllo della glicemia dopo il consumo dei carboidrati.
Sulle sue caratteristiche organolettiche nulla si sa. Aspettiamo che venga introdotta nel mercato per scoprirne il gusto.
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